Francesco e Vanessa sono una coppia, nella vita e nel lavoro. Accomunati dal collezionismo di vari oggetti fatti a mano, nel 2010 decidono di fondare Flupazzi, un laboratorio artigianale in cui la manifattura sartoriale incontra il mondo dell’illustrazione per dare forma a tovagliette, cuscini e pupazzi personalizzati. Di solito Vanessa cuce e Francesco disegna, anche se non sono poche le occasioni in cui i ruoli si invertono.
Incuriosito dal loro lavoro, vado a trovarli per scambiare due chiacchiere. Il loro studio, situato nel comune di Saronno, si presenta come un caleidoscopio di albi illustrati, colori, stoffe variegate e disegni. Francesco sta ultimando un lavoro commissionatogli con una certa urgenza, e quindi inizio la mia conversazione con Vanessa, intenta a mostrarmi dei tessuti recuperati da campionari di vecchie tappezzerie.
Com’è nata l’idea di Flupazzi?
Non c’è stata un vera e propria nascita, l’idea ha preso forma in modo naturale, è cominciato tutto come un gioco e man mano ha acquistato concretezza. Nel 2010 lavoravo come operaia in una fabbrica che utilizzava ovatta. Ho sempre avuto la passione per l’autoproduzione e tutto ciò che si può fare con le mani, e mentre me ne stavo in catena di montaggio non facevo altro che pensare a come tutta quell’ovatta potesse essere utilizzata in maniera divertente e creativa.
Ne parlai a Francesco, e subito ci venne in mente di dare anima a qualche suo disegno. E così fu. Chiesi al mio capo di poter usare dell’ovatta di scarto e provai a cucire il primo pupazzo, tutto stortino, che Francesco distrattamente dipinse. Lo abbiamo venduto a un nostro amico che se ne era innamorato, e questa cosa ci ha dato la spinta per realizzarne una piccola produzione a tiratura limitata. Poi da cosa nasce cosa, abbiamo iniziato a ricevere delle ordinazioni e da allora non abbiamo più smesso.
Perché avete scelto questo nome?
Il nome ci è cascato in testa dopo un lungo e delirante brainstorming con l’aiuto di Mattia, il fratello gemello di Francesco, che lavora nel campo della comunicazione. Cercavamo un nome chiaro, ma simpatico, che facesse subito capire che facciamo pupazzi. Così, dalla fusione di alcune parole nonsense è venuto fuori Flupazzi. Ci ha fatto molto ridere, era perfetto!
È cambiato qualcosa, oggi, rispetto a quando avete iniziato l’attività?
Sono cambiate tantissime cose, in un certo senso Flupazzi è maturato insieme a noi professionalizzandoci.
Abbiamo iniziato a produrre tessuti disegnati da noi, abbiamo creato nuovi prodotti e abbiamo cambiato il nostro luogo di lavoro, che ora è diventato uno studio, mentre prima tutto il nostro materiale era stipato nel mio monolocale. Altre cose sono rimaste identiche invece, come il fatto che i tessuti per i Flupazzi vengono ancora da vecchi campionari recuperati e che facciamo ancora tutto a mano io e Francesco, cucendo e dipingendo.
Che strumenti utilizzate per promuovere la vostra attività?
Utilizziamo sia Facebook che Instagram, e abbiamo uno shop online sulla piattaforma Etsy.
Chi sono i vostri potenziali clienti?
Persone allegre che amano i colori e che vogliono arredare la loro casa con cose simpatiche ed eccentriche.
Ok, voglio un pupazzo su misura – un flupazzo – che cosa devo fare?
Puoi richiedere un ordine personalizzato tramite Etsy oppure contattarci sui social.
Quali sono gli step che portano alla realizzazione di un Flupazzo?
Innanzitutto Francesco crea un preventivo disegnato sulla base della richiesta che ci è arrivata. Usiamo come riferimento delle foto della persona o animale da “Flupazzare”, e insieme al cliente definiamo tutti i dettagli: colori, misure ed eventuali accessori. Una volta che questo viene approvato, si passa alla lavorazione vera e propria: facciamo un cartamodello che trasferisco su stoffa, cucio e riempio di ovatta. Dopodiché, mentre io realizzo i mini abiti o altri particolari aggiuntivi, Francesco dipinge il Flupazzo dandogli un volto. Infine lo impacchettiamo con cura ed è pronto per la consegna!
Quali sono i vostri progetti futuri?
Sicuramente avere un nostro sito web che funga da vetrina! Sono anni che lo rimandiamo e finalmente ci siamo decisi a metterlo in piedi entro l’estate. Un altro progetto che abbiamo in mente è quello di continuare a produrre dei tessuti disegnati da noi per creare una nostra piccola capsule collection, sconfinando dalla nostra solita produzione di articoli per la casa.
Avete un sogno nel cassetto?
Spedire un Flupazzo in Giappone! Sarebbe bellissimo avere un cliente dall’altra parte del mondo.
https://www.etsy.com/it/shop/Flupazzi