Il 27 di aprile siamo stati ospiti a Muggia, un piccolo paesino a pochi passi da Trieste, per l’evento organizzato dai Global Shapers Venice Hub “Life in Plastc: it’s not fantastic“insieme ai ragazzi di “Va’Sentiero”.
L’occasione prevedeva l’incontro di diverse figure professionali che nei rispettivi settori stanno affrontando il problema dell’inquinamento da plastica, e noi di Chora eravamo stati invitati in merito al documentario “Plastic River”.
La giornata aveva anche la finalità di promuovere l’iniziativa dei ragazzi di “Va’Sentiero” che a distanza di pochi giorni sarebbero partiti per il loro lunghissimo viaggio sul Sentiero Italia.
L’avventura sul Sentiero Italia consiste nel percorrerlo interamente a piedi, da Nord a Sud per una durata di 16 mesi, scoprendo le meraviglie che il nostro paese ci regala in tutte le regioni lungo l’alta via più lunga del mondo. Chiunque può partecipare al cammino, iscrivendosi a una o più tappe per ricevere gli insegnamenti che solo la montagna e le sue sfide possono regalare.
Anche noi di Chora cammineremo sul Sentiero Italia e ci stiamo attivando insieme ai ragazzi di “Va’Sentiero” per organizzare un evento all’insegna della natura e dell’informazione, con tanto di proiezione del documentario in uno dei rifugi dove pernotteremo.
“Va’Sentiero” come ogni amante della montagna sposa ovviamente i valori dell’ecologia e del rispetto ambientale per questo motivo si sono rivolti ai Global Shapers di tutta Italia per organizzare eventi durante il percorso che trattassero anche queste tematiche.
Un’occasione del genere, capace di coniugare avventura, ambiente, cultura e creatività non potevamo certo lasciarcela scappare e siamo stati felici di essere presenti proprio a Muggia, il paese da cui parte il cammino.
Come dicevamo, la conferenza ci ha permesso di entrare in contatto e poter discutere con diversi ospiti, contaminando le rispettive conoscenze e informazioni su questo tema che viene e deve essere affrontato in diversi modi.
A fare gli onori di casa è stato Andrea Wehrenfennig, presidente di Legambiente Trieste – Circolo Verdeazzurro, esperto di tematiche legate alla mobilità, i trasporti e l’ambiente, molto vicino ai temi dei cambiamenti climatici e dei rifiuti di plastica in mare. Il suo intervento su “I rifiuti di plastica in mare: una delle principali minacce per il futuro del mare e del pianeta” ha evidenziato i risultati degli studi scientifici sulla dispersione dei rifiuti in mare e sugli effetti delle macro, meso e microplastiche sugli ecosistemi marini.
Dalla conoscenza del problema nasce l’impegno di cittadini e associazioni per sensibilizzare opinione pubblica e governi con campagne di informazione e di “citizen science” e promuovere nuovi modelli di produzione e consumo (economia circolare).
Chiara Mio è invece professoressa ordinaria presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia dove insegna Corporate reporting e Pianificazione strategica e management della sostenibilità e dov’è stata anche delegata del Rettore alla Sostenibilità e alla Responsabilità Sociale. È direttrice del master in Management dell’innovazione sociale strategica e Presidentessa di Crédit Agricole FriulAdria SpA.
Il suo intervento ha illustrato le iniziative attuate in materia di sostenibilità dall’ateneo veneziano.
EcorNaturaSi, è azienda nata da un’esperienza di trent’anni nel mondo dell’agricoltura biologica e biodinamica, è conosciuta a livello nazionale attraverso i propri marchi e le numerose attività a favore dell’agricoltura bio, intesa come metodo agricolo che nutre il terreno, tutela l’ambiente e offre prodotti sani e di qualità per il benessere dell’uomo. L’azienda è specializzata nell’intero processo produttivo e distributivo e serve capillarmente più di un migliaio di punti vendita specializzati in tutte le regioni d’Italia.
Daniele Marra, responsabile della comunicazione di Apepak. ci ha parlato di questo prodotto realizzato con cera d’api per conservare gli alimenti.
Apepak infatti, offre un’alternativa etica e sostenibile agli involucri di plastica. Potete scoprire come si usa nel video qui sotto.
Fabio Dalmonte è invece Ingegnere gestionale classe 1982, specializzato in gestione rifiuti e responsabilità d’impresa.
È fondatore e managing director della start-up SEADS – Sea Defence Solutions tramite la quale ha ideato e sviluppato una tecnologia chiamata “The Blue Barriers” per fermare e raccogliere le plastiche dai fiumi al fine di fermare l’inquinamento degli oceani.
Tra sei mesi prenderà il via in Indonesia la pulizia di uno dei fiumi più inquinati del paese e speriamo gli esiti possano confermare le grandi aspettative che nutriamo in questo progetto.
Uno degli aspetti più interessanti è stato vedere come realtà e professioni diverse si ritrovino legate a doppio filo per cercare di trovare soluzioni all’emergenza che ci troviamo ad affrontare in questi anni.
L’informazione e l’attivismo delle persone può essere indirizzato da associazioni affidabili e competenti, la formazione deve essere già impartita a scuola con iniziative che vadano alla ricerca della sostenibilità.
L’aspetto che riguarda noi di Chora concerne la comunicazione, ovvero la capacità con strumenti divulgativi o artistici di promuovere iniziative e sensibilizzare quante più persone possibili a cambiare stile di vita, affidandosi anche a prodotti che si muovono in questa direzione.
Soluzioni che vanno a lavorare alla base di un problema e che completano l’opera di chi come Seads deve oggi preoccuparsi ed agire concretamente per recuperare le migliaia di tonnellate all’interno dei fiumi di tutto il mondo.