Per quanto tempo avete sperato e aspettato e creduto che quella maledetta lettera per Hogwarts vi sarebbe arrivata? Quante volte la gente vi ha chiesto: “Ancora? Dopo tutto questo tempo?” e voi avete risposto: “SEMPRE”.
Se come me siete una di quelle persone che ancora ogni mattina, aprendo la casella della posta, si aspettano di vedere la busta col sigillo della più grande scuola di magia e stregoneria del mondo, forse è il caso di iniziare a considerare l’idea che resteremo a bocca asciutta.
Tuttavia, fortunatamente, ci viene offerta una consolazione: dopo Chicago, Boston, New York, Seattle, Sydney, Singapore, Tokyo, Parigi, Shangai, Bruxelles e Madrid approda infine a Milano Harry Potter – The Exhibition, visitabile fino al 9 settembre 2018 presso la Fabbrica del Vapore.
Vi lascio immaginare la mia reazione quando ho visto l’annuncio: inutile dire che mi sono fiondata a vederla con la schiuma alla bocca. Dunque, cosa dovete aspettarvi?
La mostra offre l’imperdibile occasione di vedere dal vivo sia i veri costumi usati nei film, dalle divise scolastiche dei ragazzi, all’abito sontuoso di Silente al completo rosa della deliziosa Dolores Ubridge, sia alcuni oggetti di scena tra cui le bacchette magiche dei protagonisti, l’armadio in cui Lupin tiene chiuso il molliccio, il dente del Basilisco e gli Horcrux.
Tuttavia, l’esperienza di fruizione non si limita alla pura osservazione passiva (seppur indubbiamente appassionata), ma regala alcuni momenti immersivi e interattivi che arricchiscono il percorso espositivo.
Carina l’idea, entrando nella prima stanza, di poter provare lo smistamento nelle case con tanto di verdetto del capello parlante. Purtroppo quasi tutti i babbani presenti chiedevano di essere piazzati in Grifondoro o Tassorosso, ignorando bellamente la mia casa del cuore Corvonero e aborrendo Serpeverde, schifata da tutti i nemici dell’Erede.
Dopo un incipit gioioso segue un momento toccante che trova espressione nella seconda sala, dove su una serie di schermi appaiono scene alternate dei film con musiche annesse, studiate apposta per suscitarti un pathos e una frenesia tali che dopo due minuti inizi a ballare e roteare come un tarantolato.
Tra le esperienze degne di nota collocherei la possibilità di tirare fuori dal terreno una piccola e carina mandragola urlante e la postazione Quidditch, dove cercare di far entrare la Pluffa in uno dei tre anelli, improvvisandosi campioni alla finale della coppa del mondo.
Bella anche la piccola ricostruzione della capanna di Hagrid, con tanto di uovo di drago in procinto di schiudersi adagiato sul tavolo, vicino alla quale troneggia un maestoso e immenso Fierobecco. Ho tentato di scavalcare la recinzione sostenendo che avessi il permesso di cavalcarlo, ma a quanto pare non è una di quelle cose consentite nella vita reale.
L’esposizione trova il suo coronamento finale nello Store in coda al percorso, con tutto il bellissimo e costosissimo merchandising ufficiale della saga.
Purtroppo mi sono potuta permettere solo le caramelle Tutti i Gusti + 1, ma vi assicuro che sono stati i 6 euro meglio investiti della giornata, dal momento che sono tutti i gusti per davvero e non vedo l’ora di offrirle ai colleghi al lavoro.
Nel complesso giudico questa mostra evento un’esperienza piacevole e interessante per tutti gli appassionati.
Unica pecca a mio parere, l’impossibilità di scattare le foto col flash, scelta sicuramente dettata dal fatto che si andrebbe a rovinare l’atmosfera immersiva ma condizione penalizzante per i visitatori, visto che l’ambiente si presenta piuttosto buio e che l’unica foto decente che sono riuscita a fare è stata quella che mi ha scattato l’organizzazione su green screen con tanto di bacchetta alla mano, da vera perita delle arti magiche che Hermione Granger torna pure a casa da papà a studiare odontoiatria.
Purtroppo poi non era decente nemmeno quella perché la mia faccia da Folletto della Cornovaglia non perde occasione per manifestarsi.
Direi che posso fermarmi qui e non anticipo altro. Se vi ho incuriositi, non vi resta che andare a vedere.