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Con il Festival di Cannes inizia ufficialmente la stagione dei premi e con essa cominciano a diffondersi indiscrezioni e notizie riguardo la prossima stagione cinematografica. Avremo tempo di parlare più avanti di alcuni grandi progetti cinematografici assolutamente da non perdere, ora cominciamo a delineare invece alcune produzioni internazionali (quasi esclusivamente statunitensi in realtà) a cui fanno capo alcuni registi italiani.

I cineasti italiani sono da sempre richiestissimi all’estero e in molti casi paradossalmente trovano maggior successo fuori dai confini nazionali che non appunto in Italia. Negli ultimi anni abbiamo visto enormi produzioni, in gran parte finanziate da Francia, Regno Unito e Stati Uniti (talvolta figura nella coproduzione anche l’Italia), come Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, Youth e The young Pope di Paolo Sorrentino oppure produzioni più piccole ma altrettanto interessanti come Mine di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro o Still Life di Uberto Pasolini.

Anche quest’anno non sono pochi i registi italiani che hanno deciso di realizzare i loro film affidandosi a produttori stranieri e con un cast completamente o quasi di lingua inglese. Vediamo i più attesi!

Da sinistra a destra: Dakota Johnson, Luca Guadagnino e Tilda Swinton

LUCA GUADAGNINO: Il regista siciliano che ha conquistato le platee di tutto il mondo con il suo Chiamami col tuo nome (Call me by your name) è uno dei più chiari esempi di registi dal grande successo internazionale e quasi del tutto snobbati nel nostro paese. Dopo aver girato Melissa P. e Io sono l’amore, Guadagnino ha lasciato l’Italia per una produzione in lingua inglese: A bigger splash, film che ha trovato un discreto successo in Francia e Regno Unito e che da noi ha ricevuto solo severe critiche. Con Chiamami col tuo nome sembra aver ritrovato il rapporto giusto con critica e pubblico italiano (41 milioni di dollari incassati in tutto il mondo). Il suo nuovo film è Suspiria, remake dell’omonimo film di Dario Argento (che ha fatto infuriare Asia Argento); Nel cast troviamo Tilda Swinton, Dakota Johnson e Chloe Grace Moretz. L’uscita non è stata ancora definita.

Una ragazza americana si trasferisce in una scuola di danza tedesca. Qui avvengono strani fenomeni e morti tanto inspiegabili quanto orrende.

L’elegante risposta di Asia Argento alla notizia del remake di Guadagnino.

STEFANO SOLLIMA: Il regista di Gomorra- La serie, ACAB e Suburra non si è fatto perdere l’occasione e sondata la possibilità di ottenere la direzione del sequel di Sicario di Denis Villeneuve,  si è gettato a capofitto nell’impresa. Il suo nuovo film, in uscita il 18 ottobre, s’intitola Soldado e prosegue le vicende del film diretto dal regista canadese. Nel cast troviamo Benicio Del Toro, Josh Brolin e Jeffrey Donovan.

Dopo aver scoperto che i cartelli della droga messicani stanno aiutando i terroristi a varcare il confine con gli Stati Uniti, la CIA affida a Matt Graver l’incarico di risolvere il problema. La soluzione di Matt è di avvalersi ancora una volta dell’ex sicario dei cartelli Alejandro Gillick, per scatenare una guerra tra bande rivali del traffico di droga. Per Gillick sarà l’occasione di saldare alcuni conti in sospeso, ma in qualche modo nella vicenda finisce coinvolta anche una ragazzina, Isabela Reyes.  

ANDREA DI STEFANO: Romano di nascita, ha lasciato l’Italia per studiare recitazione a New York. Ha esordito alla regia con il bel Escobar (Escobar: Paradise lost) nel 2014 e attualmente sta girando il suo secondo lungometraggio: Three Seconds. Il film uscirà il 25 ottobre e vede la partecipazione di grandi nomi come Rosamund Pike e Clive Owen.

Un uomo è obbligato ad andare sotto-copertura in prigione per un’operazione del FBI. L’obiettivo è stroncare il traffico di stupefacenti di un’associazione mafiosa dell’est. Ma ad un certo punto viene lasciato solo e viene messo alle strette dai criminali del carcere. E non solo. Deve riuscire a proteggere la sua famiglia ma, per farlo, dovrà fare i conti con una società molto oscura.

L’unico Banner del film finora rilasciato dalla produzione.

ROBERTO MINERVINI: Marchigiano, dopo la laurea in economia si trasferisce a Madrid per un dottorato in Storia del Cinema e successivamente continua gli studi a New York. Il suo legame con l’America profonda e marginale è forte: dal 2015 inizia con il suo progetto documentaristico sulla Louisiana che diventerà poi il film Louisiana (The other side) presentato a Cannes 68. Il suo nuovo film documentario sarà ancora ambientato in Louisiana e s’intitolerà Nobody in this world is better than us. Non si sa ancora nulla della data d’uscita.

La storia di una comunità di africani-americani di Baton Rouge, Louisiana, durante il critico mese di luglio del 2016, quando una serie di eventi violenti scuote l’intero paese. Nel periodo 5-17 luglio, Baton Rouge è teatro dell’uccisione di un giovane nero di nome Alton Sterling, del successivo scontro tra la polizia e i manifestanti che condannano quell’uccisione, e della ritorsione contro la polizia per mano di un militante del movimento “Black Lives Matter”, conclusasi con la morte di tre agenti di polizia e il ferimento di altri tre.

Louisiana (The other side)

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