Exit

Nel 1997 quando uscì Titanic, dentro di me frullava un pensiero: che mentre il transatlantico inaffondabile affondava, stava forse avendo fine il cinema hollywoodiano degli anni 80 e 90. Quello dei grandi effetti speciali con set grandiosi e  dispendio di mezzi e soldi. Un “ricambio generazionale”, così come avevano visto la fine i filmoni peplum e i catastrofici alla Airport e L’inferno di cristallo, ora anche Arma Letale e John McClane stavano per lasciare la staffetta ad altri. Il digitale era alle porte e Spielberg con Jurassic Park aveva già mostrato al mondo cosa poteva fare. Quel marpione di George Lucas buttò il carico pesante con la nuova trilogia di Star Wars, che degli effetti digitali faceva il suo marchio di fabbrica. Senza quelli magari non sarebbe esistito Jar Jar… Ma a parte questo, un nuovo filone era ormai da tempo segnato col pennarello rosso sulle agende dei produttori: quello dei supereroi. Non che non erano mai stati fatti film su supereroi, ma il Superman di Christopher Reeve era datato e il Batman di Tim Burton e Michael Keaton si era visto cancellare in un botto tutto quello di buono fatto da Val Kilmer prima e  da George Clooney poi…

Quindi lo Spiderman di Sam Raimi (anno 2000, nuovo millennio ma ancora vecchie Lire) era sì un’occasione incredibile ma anche un grosso rischio perchè i film sui supereroi avevano portato grandi incassi ma anche grandi flop, vedi Flash Gordon, The Phantom e un ridicolo Spiderman anni 70 pensato come telefilm ma uscito al cinema in Usa con risultati imbarazzanti (non solo per gli incassi). Ma il film di Raimi cambiò tutto. E con lui il primo X-Men di Bryan Singer. E da allora la Marvel la fece da padrone. Tanto che nel 2007 nacque il cosìdetto Universo-Marvel: un progetto fantascientifico (per l’idea e le proporzioni). Un universo cinematografico dove i vari supereroi dei fumetti avrebbero vissuto (insieme e da soli)  le loro avventure. Sceneggiature abilmente scritte con cliffhanger che spingono lo spettatore ad aspettare con ansia (e alle volte vaneggianti ipotesi) il film successivo. Per chi, come me era scettico perchè si era goduto da ragazzo i fumetti di Thor, Spiderman, Hulk e tutti gli altri, e credeva che sarebbe stata un’impresa impossibile portare sul grande schermo tutte quelle emozioni, ora si deve ricredere. La Marvel ha fatto il miracolo: oltre agli effetti speciali, i film hanno anche sceneggiature sì studiate a tavolino, ma con il merito di tenere incollato allo schermo anche chi i fumetti li ha già letti e Thanos lo conosce da tempo. Dopo l’ultimo Avengers ho  cambiato idea: la Marvel realizza veramente i nostri sogni. E ne sono felice.

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