Quando ho visto per la prima volte le fotografie di Maria Svarbova sono rimasto affascinato dall’estetica asettica dei suoi scatti, ma soprattutto dal contrasto tra il look retrò delle le vecchie piscine socialiste con l’idea futurista che le immagini comunicano.
I soggetti infatti sono lisci e impalpabili, freddi e inseriti in un ambiente sterile che contribuisce ad evocare un’atmosfera futurista, quasi aliena.
Le composizioni impeccabili, le geometrie, i colori pastello brillanti ricordano le opere di Wes Anderson, le azioni delle nuotatrici sembrano essere congelate, ma è evidente che ogni fotografia è curata e studiata nel minimo dettaglio.
Il progetto “In the swimming pool” prende vita nel 2014, all’interno delle piscine slovacche, paese natale della fotografa. Attualmente è la sua serie più vasta ed importante, ed è possibile acquistare il libro “Swimming Pool”che raccoglie l’intero progetto fotografico.
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