Qualche settimana fa avevamo presentato il progetto The City di Lori Nix e Kathleen Gerber, dove ci venivano mostrati bellissimi diorami post apocalittici di stanze ed interni.
Sempre le due artiste hanno voluto realizzare un progetto che s’integrasse o meglio che diventasse complementare a The City, dove lo stesso mondo post apocalittico raccontato in piccoli spazi ci venisse ora proposto da un punto di vista esterno e paesaggistico.
Nasce così Empire, dove impalcature, grattacieli e ponti si sgretolano lasciando spazio alla vegetazione che si fa largo tra le crepe di cemento, accenni di una natura che ha ricominciato a reclamare la sua terra.
“Questi luoghi riescono ad esercitare un fascino irresistibile, sono stranamente belli ma allo tempo stesso inquietanti nella loro immobilità e nel loro silenzio. Molto tempo fa, l’uomo è entrato nel paesaggio e ha costretto la natura alla sua volontà. Un tempo grandiosi ed emblematici simboli di forza e prosperità, questi paesaggi ora appaiono abusati e in decadenza, ed è incerto come continueranno ad evolvere/involvere. “