Ciao Franci e Carlo, come state? Ci volete raccontare che ruolo avete e chi sono i vostri utenti?
Ciao Anto! Noi siamo gli educatori del Ponte CSE, Carlo lavora qui da 12 anni, mentre io sono arrivata l’anno scorso. Il nostro ruolo è quello di gestire la progettazione e l’attività educativa del CSE; prendiamo in carico i ragazzi tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16, lavorando sui vari ambiti di competenza ma anche sulle autonomie personali e sulla sfera emotiva. I ragazzi sono 11, hanno età e peculiarità diverse, ognuno di loro porta al gruppo risorse importanti, condivide e mette a servizio le proprie abilità.
Ve li presentiamo: i veterani del gruppo sono Massimo, Marilena, Fabiana, Daniele e Viviana, frequentano il Centro da più di 20 anni e hanno, mediamente, più di 40 anni. Raffaele e Daria sono con noi da quasi 10 anni, hanno circa 30 anni e sono un po’ il “Ponte” con le nostre new entries, ovvero Marco, Erica, Angelo e Francesco. Loro sono arrivati 2 anni fa e, a parte Francesco che ha 30 anni, gli altri sono giovanissimi, ne hanno 20.
Il nostro Centro funziona anche grazie all’aiuto costante di molti volontari, ma soprattutto del nostro Presidente, Enzo, che gestisce tutta la parte burocratica e amministrativa, ma è anche abile nell’essere sostegno all’équipe educativa.
Franci, da poco sei entrata a far parte della realtà de “Il ponte CSE”, vuoi raccontarci come sei entrata in contatto con loro?
Io ho conosciuto la realtà del CSE Il Ponte qualche anno fa grazie a Carlo, ho iniziato a collaborare varie volte con loro, fino al Settembre scorso, quando Enzo mi ha proposto un’assunzione da stagista. Il Ponte è un Centro relativamente piccolo e, appena entri a farne parte, è come se ti accogliesse una grande famiglia. All’inizio avevo paura che la mia giovane età e la poca conoscenza dei ragazzi potesse essere un limite, invece non è stato affatto così! In poco tempo siamo riusciti a creare un legame forte e la relazione educativa si è sviluppata in modo profondo. Quindi ora posso dire di far parte della famiglia!
Il nostro Centro è gestito da ANFFAS, che si è sempre occupata, oltre che delle persone con disabilità, anche delle famiglie. Infatti da noi la collaborazione e il sostegno sono aspetti fondamentali, anche per creare una continuità educativa tra il tempo passato al Centro e quello passato a casa.
Il lavoro educativo è molto dinamico e deve andare sempre di pari passo con i piccoli e grandi traguardi raggiunti da ogni utente, per questo siamo sempre in costante ricerca di proposte nuove e specifiche rispetto a ogni esigenza e interesse.
Carlo, com’è organizzata la giornata con i vostri ragazzi?
La struttura della giornata è la stessa tutti i giorni della settimana, per creare nei ragazzi una routine quotidiana che dia loro sicurezza e ordine mentale, ma i contenuti cambiano di giorno in giorno.
Iniziamo sempre la giornata con un momento di accoglienza, in cui, bevendo un caffè, attiviamo le dinamiche relazionali. Alle 10 iniziamo le attività principali della mattina che spaziano in diversi ambiti, in modo da stimolare le varie sfere (cognitive, artistiche, comunicative..), alle 11.15 lasciamo un breve momento di pausa in cui facciamo merenda insieme, per poi riprendere le attività fino all’ora di pranzo. Questo momento dura un’ora e trenta e viene utilizzato sia per soddisfare i bisogni relazionali di ciascuno, sia per creare in loro un senso di responsabilità domestica, di cura del sé e di gestione degli spazi. Infatti ognuno ha il proprio turno per apparecchiare, sparecchiare, lavare i piatti e cucinare; tutti lavano i denti con lo spazzolino elettrico (a seguito di un percorso laboratoriale con un’esperta) e riordinano i propri effetti personali. Alle 14 iniziano le attività pomeridiane.
Il complesso di tutte le attività proposte cerca di stimolare i ragazzi a 360°.
Con l’emergenza COVID-19 la struttura ha dovuto chiudere e i ragazzi hanno dovuto passare le loro giornate in casa propria con tutte le difficoltà che ne conseguono, come avete gestito la situazione?
Pur consapevoli che la distanza fisica avrebbe costituito un limite, abbiamo provato ad essere presenti tutti i giorni. Dopo una fase di programmazione iniziale, a cui segue, settimanalmente, la programmazione in itinere, abbiamo proposto un’attività al giorno tramite video realizzati interamente da noi, cercando di mantenere la routine che avevamo instaurato al Centro, ma diversificando quotidianamente le varie proposte, affinché non fosse ripetitivo. I ragazzi hanno subito accolto con grande entusiasmo la proposta e sono tutt’ora molto partecipi, durante la giornata mandano video e foto dei loro lavori, che vengono raccolti in un ‘recap’ a fine giornata a cura di noi educatori.
Questa modalità permette ai ragazzi di avere un contatto visivo costante non solo con gli educatori ma anche con i compagni. A questo si aggiungono chiamate ai singoli utenti e videochiamate di gruppo, che ci hanno permesso di accorciare le distanze. Tra le attività preferite di questo periodo vi segnaliamo il TG Ponte (che trovate sulla nostra pagina Facebook ‘Il Ponte CSE’).
Inoltre, due settimane fa, abbiamo avuto la possibilità e il piacere di rivederli dal vivo uno a uno (per la prima volta dopo 3 mesi) con distanze e mascherine ma con la promessa di riaprire presto il Centro. Se volete condividere con noi questo momento, trovate il video sulla pagina Instagram e Facebook.
Tra qualche giorno finalmente potrete riaprire e continuare le vostre attività! Io non vedo l’ora di poter partecipare ad una cena lì da voi, sapete già quando ci sarà la prossima serata RistoPonte?
Sì, tra poco riapriremo ma purtroppo le norme sono molto restrittive. Dovremo fare dei turni e usare spazi diversi, per permettere a tutti i ragazzi di riprendere in sicurezza. Per questo motivo il Progetto RistoPonte rimane in stand-by fino a quando non sarà possibile riprendere a cenare tutti insieme, ma non vediamo l’ora di accogliere te e tutti gli amici di Chora per una serata insieme, così da farvi conoscere i nostri ragazzi!
Non mancheremo! Quali altri progetti portate avanti con l’associazione?
Negli ultimi anni Il Ponte è diventato un riferimento sul territorio e, soprattutto grazie alla buona riuscita del Progetto RistoPonte, siamo stati contattati sia dal Comune di Novate sia da privati per l’organizzazione e il servizio di catering e feste. Inoltre partecipiamo al Progetto ‘Nonsolospesa’, che ci vede come intermediari tra la Cooperativa Betania e i clienti che vogliono acquistare prodotti del loro circuito: il nostro compito è quello di ricevere gli ordini della spesa, prepararla e impacchettarla.
Tramite il Comune organizziamo eventi benefici e proprio in questi giorni stiamo preparando il nostro intervento per la Civil Week, che raccoglie le presentazioni di tutte le associazioni sul territorio.
Siete impegnatissimi ragazzi! Grazie per averci fatto conoscere “Il Ponte CSE”, a presto!
Per restare aggiornati sulle attività del Ponte CSE potete visitare i contatti: